Come usare gli appunti di scrittura
Piccoli pensieri creativi in grandi idee
C'è chi dice che bisogna mettersi alla scrivania soltanto quando l'idea è matura, quando è pronta per essere condivisa e sta lì da giorni che aspetta di avere tutta la tua attenzione.
Qualcun altro invece sostiene che bisogna scrivere tutto e non perdere nulla, ovvero qualsiasi pensiero ci passi per la testa, qualsiasi flusso di idee, qualsiasi incipit o stimolo va fissato sulla carta per non lasciarlo andare.
Personalmente non faccio questa distinzione.
Sicuramente mi scrivo tutto, sì. Scrivo ovunque, sì, e conservo idee-stralci-appunti nei taccuini, nelle mie scatole delle idee. A volte mi metto a scrivere subito, altre volte aspetto.
Non ho una regola in questo senso, però una cosa te la posso dire ovvero "come utilizzare tutti questi appunti di scrittura" (che tu li prenda o no) e mi sento di aggiungere che se non lo stai ancora facendo...dovresti o potresti iniziare a farlo.
Come usare gli appunti di scrittura
1. La prima cosa da fare e rileggere quello che hai scritto e vedere che effetto ti fa questa rilettura. Chiediti se è qualcosa che senti ancora tuo o se ha bisogno di una "revisione".
2. In seconda battuta la integri, la trasformi, la rendi contemporanea, nel senso che magari è qualcosa di molto tempo fa...
3. Poi inizi a lavorare sulla narrazione. Ti chiedi se tenerla in prima o magari trasformarla in terza persona.
4. Da qui in poi puoi iniziare a cercare, dentro a quella cosa che hai scritto, il tuo personaggio: magari un personaggio a cui stai già lavorando o magari un personaggio nuovo.
5. Adesso puoi cominciare ad esplorare o -come dico io- puoi iniziare ad aprire le frasi, le immagini, i pensieri nuovi che si agganciano al tuo punto di partenza.
6. Dopodiché ti chiedi se quel pezzo che hai scritto è utile a un testo a cui stai lavorando, se lo vuoi portare dentro, se vuoi farlo diventare una storia nella storia oppure se vuoi utilizzarlo per fare esercizio di scrittura.
7. Last but not least: puoi farlo diventare una vera e propria storia, come fosse uno stimolo creativo, quel "la" capace di farti superare il blocco da pagina bianca.
Non saprei dire se la scrittura è sempre un'occasione o se ogni occasione è sempre valida per la scrittura. Per non sbagliare, io scrivo sempre, scrivo tutto. Non tutte le cose che scrivo le utilizzo ma molto spesso le cose rimaste sepolte lì, come in questo caso nella mia scatola delle idee... se saltano fuori dopo tanti anni (perché questa cosa l'ho scritta almeno 10 anni fa) allora diventa per me un esercizio di stretching della mia china, della mia penna ma anche della mia creatività.
Per questo motivo aprire la scatola delle idee è sempre una cosa magica e oggi condivido con te quello che ci ho trovato dentro.
Non so ancora cosa ne farò... per ora ci scrivo, la uso per scrivere... perché quando ho urgenza di farlo lo capisco dalle email, dalle chat o dai post che si allungano come si allunga il bisogno di qualcosa che non cessa, lo capisco non tanto dal fatto che ho aperto la scatola, perché quando ho urgenza non mi serve aprirla, ma dal fatto che non riesco a staccarmi dal foglio bianco come fosse la forza di gravità che mi tiene incollata alla superfice.
Pensieri nella scatola
ORDINATAENTE GRANPICCOLO
... i piccoli spazi sono grandi maestri. Come vivere in trenta metri quadri senza impazzire?
Semplice: incasellare, incastonare, incellofanare (o incellophanare), inscatolare, incassare, indicizzare, incorporare. “Scatola è bello”, insomma.
Scatole-scatole, non scatole qualunque: decorate, colorate, lustrate, tappezzate, riusate, pennellate, aggiustate, lucidate, improvvisate, deodorate, raggruppate...
Così, la mia piccola stanza è ora un agglomerato di scatole colorate e all’improvviso, senza disturbare l’ironia ma con tutta la serietà di cui sono capace, mi accorgo che sono circondata da figure geometriche cubiche e, chissà come, mi mancano i cerchi, mi manca il caos, mi manca il disordine del venerdì sera e mi manca più dello spazio che manca.
Nessuno è mai contento dell’attimo che sta vivendo.
Il libro numero xx suggerisce questa riflessione ma non voglio dargli ragione...
Cosa fare allora?
Facile: ho rivalutato lo stacco che passa tra caos e ordine e... ho comprato scatole rotonde!
Ecco, la mia scatole delle idee mi restituisce questo stralcio e non è importante che sia compiuto o meno... è un inizio, una idea da perseguire.
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Loretta Sebastianelli
Mentore e Writer Coach
Autrice di 18 libri, tra cui Lo scrittore Mago e la Scrittura Introspettiva.
Mi occupo da più di dieci anni di formazione e mentoring.
Ho ideato e sperimentato decine di corsi di scrittura: creativa, motivazionale, introspettiva ed evolutiva.
Attraverso corsi di formazione e servizi di scrittura professionale aiuto scrittori, poeti e liberi professionisti a progettare e scrivere il proprio miglior libro. Aiuto inoltre, tutte le persone che vogliono utilizzare la scrittura come maggiore strumento di conoscenza per accrescere il proprio cammino evolutivo.
Pubblico regolarmente dal 2006: narrativa, poesia, manualistica e libri per bambini.